«Questo libro è dedicato a quanti da sempre mi sostengono e mi apprezzano, a coloro che mi appoggiano e mi manifestano sempre vicinanza e fiducia. […], ma pure a coloro che pensano “ma c’ha da fa’ Luca Salini”».
“Il teatro di una meravigliosa opera” (Edizioni IlViandante) è la terza fatica di Vincenzo Luca Salini (2011 To Run Always. Nato per correre; 2013 Autobiografia di un sogno), avvocato di Bisenti, ed è proprio il suo paese il teatro, protagonisti semplici cittadini, la trama la vita di tutti i giorni, la quotidianità vissuta con passione e a 360° (sport, politica, associazionismo, amicizia…).
Proprio questo è uno dei motivi (gli altri li lasciamo scoprire al lettore) del successo del libro che l’autore ha già presentato in molte location, tra cui Bisenti, Cappelle sul Tavo e Atri, scelte con cura da Luca che sa bene come l’unione delle forze dia sempre vita a qualcosa di buono e importante, così come ne è consapevole il numeroso e attento pubblico intervenuto ad ogni incontro.
Il teatro del racconto è Bisenti ma anche l’Abruzzo, dove Luca ci fa ritrovare quel sentimento di appartenenza al territorio e sentire parte di un progetto, il progetto Abruzzo.
«D’altronde lo stesso Cesare Pavese nell’opera La luna e i falò scriveva “Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei, resta ad aspettarti”».
A cura di Paola Gallese