I romanzi, storie in bilico tra sogno e realtà

Tutti, ma proprio tutti hanno un libro nel cassetto. Altra cosa, poi, è tirarlo fuori e dargli consistenza. Quando mi capita di confrontarmi su questo argomento, il più delle volte, scopro che si tratta di storie autobiografiche, di vite che vogliono essere raccontate. E, puntualmente, mi chiedono se nei miei libri ci sia qualcosa di autobiografico: certo che c’è. Non potrebbe essere altrimenti, perché le storie che scrivo sono frutto dei miei sogni ad occhi aperti. Sogni fatti mentre corro in riva al mare, poco prima di dormire la sera o sognati e salvati dall’oblio della notte appena sveglia. Sono storie inventate, è vero, nulla che mi sia realmente accaduto, ma cosa c’è di più intimo e profondo dei sogni? E poi ci sono le riflessioni, le contraddizioni su cui gioco per esprimere le mie opinioni sul mondo che mi circonda, sui sentimenti, sulle relazioni. In fondo ad ogni storia, alla fine, c’è sempre l’anima di chi la scrive.

 

Foto: pxhere.com

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