L’importanza del narratore

Da quale punto di vista è scritta la storia che stai leggendo in questo momento? Bella domanda, vero? Magari non ci hai mai fatto caso, ma non tutti i libri sono scritti secondo lo stesso punto di vista. Senza scendere in tecnicismi, alcuni scrittori scelgono di far raccontare la loro storia da un narratore interno, mentre altri prediligono una narrazione esterna. Ancora non mi sono spiegata? Apri il tuo libro adesso: la storia è narrata in prima o in terza persona? Nel primo caso lo scrittore ha scelto di fare raccontare le vicende da uno dei personaggi, nel secondo ha immaginato che a raccontarle sia una voce esterna ai fatti. Ora che hai scoperto questa differenza, sapresti dire quale tipo di narrazione preferisci?

Io, per esempio, prediligo le storie raccontate dal punto di vista del protagonista. Il motivo è semplice: mi aiuta ad immedesimarmi, ad entrare in empatia con lui/lei e con la trama in generale. Entri nell’intimo dei suoi pensieri, ti sorprendi insieme a lui per ciò che accade e non ti aspetti, gioisci con lui quando le cose si risolvono per il meglio. La narrazione in terza persona può risultare più distaccata, ma di contro offre uno sguardo più completo sul contesto, senza alterazioni di giudizio. Una tecnica, per esempio, utilizzata dalla mia scrittrice preferita, Jane Austen, che in tutti i suoi romanzi usa la terza persona per raccontarci le vicende di Emma, Anne, Elisabeth, Marianne…

 

Foto di copertina: Pxhere.com

https://www.amazon.it/dp/B09RN4HZH6

Condividi:
  • Print
  • Digg
  • StumbleUpon
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Yahoo! Buzz
  • Twitter
  • Google Bookmarks