Da Jane Austen ad Anna Premoli il passo è lungo…o forse no

Non ho mai nascosto la mia passione per Jane Austen. Ho letto e riletto tutto ciò che questa autrice ha scritto. Ho perso il conto di quante volte mi sono persa nei sogni, leggendo insieme ad Anne la lettera del Capitano Wentworth (se ti piacciono i romanzi d’amore e non hai letto “Persuasione”, non sai cosa ti perdi). Ho lottato con Mr Darcy in “Orgoglio e pregiudizio” per convincere del suo amore la sospettosa Lizzy e sostenuto il sentimento profondo e docile del Colonnello Brandon in “Ragione e sentimento”. Sì, perché sono proprio i suoi personaggi maschili ad appassionarmi, più che quelli femminili. Non so come abbia potuto, in un’epoca di separazione e confinamento per le donne, raccontare degli uomini così incredibilmente affascinanti, veri, virili.

Della mia passione per Anna Premoli, invece, ho avuto meno occasioni di parlare, eppure anche di questa scrittrice ho letto ogni romanzo pubblicato fino ad oggi. Ironica, moderna, delicata: mi piace perché le sue protagoniste sono donne imperfette e i suoi personaggi maschili sono pieni di passionalità e vita. Adoro la sensualità di Terrence in “Non ho tempo per amarti” e trovo che Ariberto in “L’importanza di chiamarti amore” sia l’uomo ideale in assoluto, quello perfetto che ogni donna meriterebbe di incontrare. Anche qui, lo ammetto, sono sempre i personaggi maschili ad incuriosirmi di più.

Ma cosa c’entra Jane Austen Con Anna Premoli? Entrambe hanno scritto (e la seconda, ovviamente, scrive ancora) romanzi d’amore. Esattamente: romanzi d’amore, o rosa, o romance. Chiamali come vuoi, dileggiali se come molti altri credi che sia un sottogenere. Bè, non lo è. Come in tutte le cose ci sono prodotti buoni e prodotti cattivi. Ma il romanzo d’amore è una forma narrativa che nulla ha da invidiare a tutte le altre. Semplicemente può piacere o meno, ma è una questione di gusti e non di qualità. Nel romanzo d’amore, a volte con leggerezza, si affrontano tematiche importanti, si esplora l’animo umano, si lascia al lettore la possibilità di guardare oltre la sua prospettiva e poi si sogna, si ride con leggerezza, si abbandonano i problemi del quotidiano. In un romanzo d’amore, se lo leggi a cuore aperto, senza pregiudizi, troverai esattamente ciò di cui hai bisogno in quel momento. E la magia è che, se lo rileggi dopo anni, con altri pensieri nella testa, di nuovo quella storia saprà darti quel che ti serve nell’esatto attimo in cui gli affidi i tuoi dubbi.

 

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