Ecco un altro dettaglio a cui spesso non facciamo caso: dove è ambientata la trama di un libro.
Londra, New York, Milano, Roma, una meta esotica, un luogo immaginario o uno indefinito. Ti sei mai chiesto cosa spinga un autore a scegliere un posto piuttosto che un altro? Io, per esempio, ho ambientato a Boston entrambi i miei romanzi: Non è mai tardi per un sogno e L’amore è una danza. Perché? Perché è una città che ho sempre sognato di vedere. Il motivo è antico e radicato nella mia adolescenza e nella simpatia per un gruppo musicale originario di là. Sì, bè, la musica di quel gruppo mi piace ancora e, soprattutto, sogno ancora di visitare Boston. Ho deciso così di fare incontrare due miei grandi sogni: le storie d’amore che nascono e vivono nella mia testa con la città che vorrei visitare. Ed è stato bellissimo studiare la mappa di Boston, guardare video turistici, immaginare i miei protagonisti muoversi lungo la Baia, tra le stradine acciottolate di Beacon Hill, dentro e fuori i negozi di Market Street. Sarà anche più bello se e quando, sarò io stessa ad entrare da Tatte Bakery & Cafe per un pasticcino o a passeggiare nel Parco pubblico di Boston per osservare le Swan Boat che navigano allegre sul lago e, magari, su una panchina al tramonto, scorgerò una giovane coppia innamorata, intenta a leggere una poesia dal libro di una scrittrice italiana: “Ascolto la tua voce parlarmi dalla stanza segreta dei ricordi, invento le parole in un gioco crudele di illusioni: vorrei che fossi qui è tutto quello che so…”