Poesie da un mondo giovane, eppure di tormenti antichi

A differenza di quello che noi “adulti” siamo portati a credere, non sono pochi i giovani amanti della lettura, alcuni si cimentano nella scrittura (chi da giovane non ha scritto poesie?). Questo è il caso di Morena Troiano, giovane e brillante studentessa universitaria che, da tempo, in maniera del tutto riservata e a “uso personale”, ha affidato a un foglio i suoi versi. Uso personale fino a quando non ho avuto il piacere di leggere alcuni versi e rimanere profondamente colpita dallo stile e dalla profondità dei sentimenti espressi. Lascio ora a voi il piacere di leggere alcune sue opere. Buona lettura.

Poesia 1
Ci siam solo noi
In mezzo al casino
o dentro un bicchiere di vino
Perditi se vuoi
In mille strade
Nei miei jeans e io nei tuoi

Ti sento nelle cuffie
Nelle mie canzoni preferite
Aspettando uno sguardo
Come aspetto il weekend
Ci porterei lontano
Solo per vedere dall’alto com’è
Quando sono tutti indaffarati e non pensano a te

Ci siam solo noi
Nelle foto sbiadite al mare
Nel posacenere
le nostre chiacchierate
Con gli occhi lucidi
Scopriti, spogliati

Non so cos’è l’amore
Fino a che non mi dai contro
E io scoppio come colore
Su un muro tutto bianco
Ci scriverei una strofa
Per sentirti ancora accanto
E già lo so
Che partirò
Con le solite stronzate
Solo per sentirmi ancora addosso il tuo sorriso

 

Poesia 2
A volte lo specchio vede una persona ignota
Non mi ci rivedo in un mondo che va appresso a una banconota
Giro a destra, mi insegue
La penna corre ovunque nelle vene
Corro perdo fiato
Io mo sto apposto. Ho urlato.
Non ho più niente da dire
Come non esistessero parole da scrivere
È tutto troppo a volte
Molte volte sembra troppo poco
La gente vuole bere ha sete
Ma non importa basta che ci sia la tele
A questi pare non gli freghi un cazzo
Solo della politica nell’ennesimo palazzo
Quante giacche hai? Quanto spendi?
Tutti buoni, ma nessuno quando perdi
Siamo soli, solo divisi da pregiudizi
Ognuno nel suo mondo a cullarsi coi propri vizi
Una bambina cresce a 13 anni
sogna di mettersi in mostra, Banksy
Ma non si capisce? Siamo stupidi arroganti

 

Poesia 3

Sei fredda fuori ma hai sempre un asso nella manica per riscaldarti
Ti tieni sempre pronta per un atterraggio di emergenza sul cuore degli altri
Non sei abituata a guardarmi negli occhi
perché forse non è andata come ti aspettavi da noi
Io ho scelto di voltare pagina, girare tutte le carte in tavola
ma avevo solo un due di fiori
E te li avrei voluti dare
come vorrei ridarti i baci lasciati sulla pelle
Che non tutte le cicatrici fanno male alcune le tieni perché sono belle
E se mi senti strana, la mia voce trema quando sente la tua
Tengo sempre la mano sullo stomaco, perché ho gli attacchi d’ansia se guardo la luna
E nessuno mi calma, solo mi distrae pensare a ciò che mi hai dato
senza che ci fosse nulla in cambio
senza doverci sentire perfetti ad ogni sguardo

A cura di Paola Gallese

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