Recensione de Il contrario della paura di Antonella Di Leonardo

Antonella Di Leonardo non è una scrittrice ma una “semplice OSS”, dove semplice OSS equivale a grande Donna. Non è facile scrivere del proprio dolore, non è stato facile leggere il dolore altrui. Non sempre l’empatia è la giusta chiave di lettura, quella che apre certe porte. Ma, a volte, “basta” bussare al cuore della persona e fermarsi ad ascoltare il suo racconto. Sarà un racconto a tratti confuso (il dolore lo fa), doloroso, ma frutto di un percorso. Sarà un raccontarsi con coraggio, consapevole di avercela fatta.

Sfogliare con il cuore le pagine che raccontano la vita di Antonella significa accostarsi alla sua paura, perché Antonella di paura ne ha avuta e tanta. La paura di non sopravvivere ad un amore che d’improvviso diventa tossico, pericoloso. VIOLENTO. Quale vittima va consapevolmente incontro al suo carnefice? Nessuna. Antonella ha avuto due storie tossiche, ha subito ogni genere di violenza e oggi, quando si racconta, si dà della stupida «ci sono cascata due volte», dice.

La seconda volta proprio il suo salvatore è diventato il carnefice. Forse farete fatica a entrare nel suo racconto. Ha una struttura decisamente strana, con una logica difficile da seguire, ma d’altronde si può comprendere la logica di un aggressore?

Lo stile di Antonella sorprende e porta a leggere la storia tutta d’un fiato. Attraverso “Il contrario della paura” Antonella ci dice: «io ce l’ho fatta e sono qui per aiutare chi ha bisogno» e lo fa portando la sua testimonianza ovunque venga invitata a parlare. Perché essere una persona libera è il contrario della paura.

 

“Sono anni, ormai, che mi sento dire: ‘quanto sei sfortunata! Tutte a te capitano!’ E per anni ho pensato anche io che fosse vero. Attiravo a me situazioni disastrose, una dietro l’altra, una peggio dell’altra. Per molto tempo ho subito il mio destino sentendomi vittima degli eventi. Piano piano, però, ho imparato a guardare le cose da un altro punto di vista ed è accaduta la magia. Ho visto la vita per quello che veramente è […].

A te essere umano, non importa se uomo o donna, possa arrivare il mio messaggio di gioia e fede. Non una fede ingabbiata in qualche stereotipo sociale: cattolico, musulmano o altro… ma una fede nella propria forza ed energia primaria vitale. Siamo pezzi dell’universo, gocce di eternità in un mare di amore”.

Antonella Di Leonardo

 

A cura di Paola Gallese

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