L’Azienda Agricola Zaccagnini nasce nel 1976, grazie alla passione e alla tenacia di Marcello Zaccagnini che racconta l’inizio della sua avventura con semplicità ed entusiasmo: «dopo due anni, il 1973 e il 1974, in cui avevamo venduto l’uva ma non ci era stata pagata, decisi che era giunto il momento di fare qualcosa di diverso e di realizzare la nostra cantina, anche se piccola. I miei genitori non erano d’accordo perché avrebbero preferito vedermi sistemato in un posto da dipendente, ma io ho voluto assecondare la mia indole. E così ho cominciato, nel 1976, con la prima bottiglia di vino. Ciò di cui sono orgoglioso è che siamo partiti senza soldi, ma il segreto di tutto è che se desideri fortemente qualcosa, prima o poi la ottieni, realizzi il tuo sogno perché solo se non lo sogni e non lo desideri veramente non lo realizzi».
Il resto è storia nota: una storia di successi e riconoscimenti che hanno reso il “tralcetto” un segno inconfondibile della qualità Zaccagnini. «Il tralcetto è un’idea che mi ha regalato il professore Franco Valeriano Di Medio, all’epoca preside della Scuola Agraria di Alanno. Andai da lui perché, non avendo appunto grandi risorse, non sapevo a chi rivolgermi per “vestire” la mia bottiglia. La mia sincerità lo colpì molto, così una sera andai a trovarlo a casa e lui mi diede un’etichetta scritta a mano, che poi abbiamo migliorato nel colore, ma è rimasta sempre la stessa da allora».
Oggi la Cantina Zaccagnini si estende su oltre 80 ettari di splendidi vigneti, sulle morbide colline di Bolognano. Una terra baciata da un sole generoso e costantemente ventilata grazie alle vicine Gole di Popoli: tutto ciò, oltre a contrastare la presenza di umidità, crea le condizioni ideali per la convivenza di vitigni autoctoni abruzzesi e vitigni internazionali.
Il risultato è una produzione annua di circa 500 mila bottiglie, ottenute con l’ausilio di tecnologie di vinificazione all’avanguardia e controllate durante l’intero processo produttivo, seguendo e perseguendo la filosofia della qualità totale.
E poi c’è la magia dell’arte, ispirazione indispensabile all’attività instancabile di Marcello Zaccagnini: oltre che coltivarla nella sua vita privata, lascia che si insinui in tutti gli ambiti del suo lavoro come linfa vitale che tutto pervade e rigenera.
«L’arte per me è una passione. È qualcosa che tu hai dentro, che coltivi e vivi dentro di te, vedi i colori a modo tuo, li apprezzi a modo tuo ed è molto soggettiva.
Ricordo che anni fa, era il 1984, venne da me un signore che si chiamava Buby Durini insieme alla baronessa Lucrezia de Domizio Durini e mi dissero che un artista tedesco di nome Joseph Beuys, trovandosi a cena con loro, aveva apprezzato la mia bottiglia con il tralcetto, dicendo “guarda qua, un’opera d’arte con il vino dentro”. E Beuys aveva espresso il desiderio di fare una performance nella mia cantina. All’epoca non conoscevo Beuys e non sapevo che era un artista tra i più quotati a livello mondiale, ma ancora oggi, al MOMA di New York, dentro alcuni libri ci sono le foto della mia cantina».
Cantine Aperte 2012
Anche quest’anno si rinnova per Cantine Aperte l’appuntamento con “Cantautori in Vigna”, concorso dedicato alla memoria di Ivan Graziani che premia le migliori realtà musicali emergenti con il prestigioso Premio Pigro. Si riconferma anche l’appuntamento con la solidarietà e la raccolta fondi del progetto umanitario “Un fiore per Ivan” per la costruzione di una casa dello studente in Africa con la collaborazione della onlus di Massimo Oddo e Marco Di Martino.
C.da Pozzo – Bolognano (PE)
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