Giovedì 4 ottobre alle ore 21.00 presso il Cinema Circus di Pescara il regista Ruggero Dipaola presenterà il suo film “Appartamento ad Atene”, adattamento dell’omonimo romanzo di Glenway Wescott.
Il film, che narra la tragedia della follia nazista in un interno domestico, così da dar maggior potenza alla lente d’ingrandimento puntata sulle dinamiche psicologiche che si instaurano tra carnefice e vittima, arriva in sala dopo un anno trascorso partecipando a una quarantina di festival internazionali e ricevendo diversi riconoscimenti.
Il regista di questa sorprendente opera prima sarà in sala per rispondere alle domande e alle curiosità del pubblico.
Sinossi
Nel 1943, ad Atene, un appartamento viene requisito per ospitare un ufficiale tedesco. Nell’appartamento vivono gli Helianos, un tempo editori e benestanti. Hanno due figli, una bambina di tredici anni e un ragazzo di dodici, la cui giovane età e la situazione rendono ribelle e vendicativo. L’arrivo del capitano Kalter, metodico, ascetico e crudele, rivoluziona la vita e le abitudini della famiglia. Gli Helianos si sottomettono, remissivi, senza altra identità che la loro acquiescenza. La volontà del dio-soldato è il loro unico assillo. L’appartamento li avvolge come un’epidermide. Poi, di colpo, l’assenza. Il padrone parte per la Germania, e i servi scoprono che la libertà non ha alcun senso, che la tortura continua. Quando Kalter torna, è un sollievo. È cambiato: più gentile, indulgente. Di un’indulgenza che disorienta. Ma è un fragile equilibrio. Correnti sotterranee di odio agiscono in segreto e preparano un’agghiacciante vendetta.
Note di regia
Appartamento ad Atene nasce da una storia realmente accaduta, raccontata dall’omonimo romanzo di Glenway Wescott.
Attraverso il racconto del rapporto tra il Capitano Kalter e la famiglia greca degli Helianos, nella cui casa si stabilisce il militare tedesco durante la seconda guerra mondiale, intendevo esplorare l’ambiguità dei rapporti umani, spesso fonte di logiche imprevedibili e spietate.
Confinando il conflitto all’interno delle mura domestiche, desideravo oltrepassare il contesto storico, trasformare la narrazione in qualcosa di universale e senza tempo, privilegiando l’indagine del legame tra vittima e carnefice.
È una storia di resistenza, di libertà spirituale e morale, in cui si manifestano anche il sarcasmo e l’ironia, grazie ad un personaggio, il figlio, orgoglioso e sprezzante come il condottiero macedone di cui porta il nome.
Dopo aver scritto la sceneggiatura, sono riaffiorati in me i ricordi di mia madre che mi raccontava, quando ero bambino, di come la sua famiglia fosse stata costretta ad ospitare un soldato tedesco assieme al suo cane, a cui venivano dati gli avanzi per saziarlo.
Probabilmente, quando ho letto il libro da cui è tratto il film, mi è sembrato di riconoscere qualcosa che credevo di avere dimenticato.
Presentazione del film Appartamento ad Atene
con il regista Ruggero Dipaola
Cinema Circus – Pescara
Giovedì 4 ottobre ore 21.00
dal 28 Settembre 2012 al cinema