A distanza di due anni da “Il teatro di una favolosa opera” l’avvocato Luca Salini ci propone la sua ultima fatica letteraria, dal titolo “Una passeggiata lungo la storia” e noi, questa passeggiata in compagnia di Luca e del suo stile, la facciamo davvero volentieri. Uno stile guidato come sempre dall’amore per il suo territorio e dal sentirsi parte attiva di una comunità.
Si parla di storia, quindi anche di eroi. Grandi eroi? Si, perché tutti coloro che lasciano un segno nel cuore della gente sono sempre grandi eroi. Anche quando si chiamano Antonio Malascorta, che lo stesso Salini definisce “un eroe normale”, un soldato che per essere eroe non ha avuto bisogno di riflettori, pagine e pagine scritte, ma del cuore. Antonio Malascorta nacque a Bisenti il 7 febbraio 1921, quando ricevette la chiamata alle armi stava per compiere ventuno anni. Lo attendeva la Russia! Antonio si è distinto per le sue gesta “silensiose”: c’erano vite da salvare. Tutti ricordano le condizioni proibitive della missione in Russia. Antonio subì il congelamento di entrambi i piedi a causa delle condizioni climatiche improbabili per un essere umano, eppure, terminata la guerra, una volta a casa, ha condotto una vita normale. Non c’era tempo da sprecare in lacrime, o per criticare il nemico, c’era tempo solo per dare valore al tempo passato e al presente da trascorrere con i propri cari. Bisognava trasmettere l’amore, il valore della e per la vita. Certo, la guerra l’aveva segnato a tal punto da non volerne parlare con nessuno, ma una volta tornato a casa c’era tempo solo per la vita. Ecco, questo era Antonio Malascorta, “un eroe normale”.
Continuando in questa insolita passeggiata, Luca ci catapulta in quelli che lui definisce “meravigliosi anni ‘90”. E sì, un bel salto temporale in un periodo pieno di cambiamenti, dove la tecnologia si impone sempre di più e la politica subisce “qualche” scossone per via di Tangentopoli. Ma questo i ragazzi del ’90…
I ’90 furono anni segnati anche da programmi televisivi che diedero una svolta ai palinsesti. Arrivò la tv del dolore, a cui seguirono i vari processi in diretta che videro milioni di persone diventare magicamente “esperte” nel campo. E poi “Non è la Rai”, un programma condotto da ragazze che per alcune di loro si trasformò in un vero trampolini di. Il Karaoke, con Fiorello, che attirava folle di giovani (e non) nelle piazze. Piazze dove nel pomeriggio i ragazzi si ritrovavano per giocare a guardia e ladri.
Gli anni ’90 furono anni molto particolari per lo stesso Luca Salini che lo vide protagonista, con ottime possibilità di successo, nel Bisenti calcio. Ma la vita, si sa, ti pone davanti a delle scelte.
Purtroppo in questo periodo non ci furono solo gioie per Luca e la sua famiglia: la vicenda giudiziaria dello zio Rocco fu per loro un grande dolore, ma che, come tutti sappiamo si concluse a favore di zio Rocco.
Per Luca e i suoi amici furono indubbiamente anni importanti, di svolta per le loro vite. Li attendevano scelte importanti, che a volte sovvertirono consigli e giudizi di alcuni professori.
Gli ultimi metri di questa bella passeggiata li facciamo immersi nei vigneti che danno vita ad un grande prodotto: il vino Montonico. In molti dei suoi scritti troviamo almeno un accenno a questo delizioso nettare e all’importanza che questo prodotto ha per il suo territorio. Un vino conosciuto in ogni dove.
Bene, la nostra passeggiata insieme a Luca è terminata. La giornata volge al termine e quando si è in buona compagnia un bicchiere di ottimo vino è davvero gradito.
Come il vino Montonico questa passeggiata nella storia va assaporata, gustata, odorata e guardata in controluce per cogliere anche i minimi particolari.
Buona passeggiata e…in alto i calici!
A cura di Paola Gallese
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