Un momento di riflessione sul contributo della psicologia in termini di confronto e scambio con le altre professioni sanitarie, attraverso le sfide presenti e future della Sanità abruzzese: il Patto della Salute per il triennio 2014 – 2016, le Linee Guida per la Riforma delle Politiche Sociali in Abruzzo, il Programma Nazionale sugli Esiti, i programmi governativi legati alla spending review.
In queste settimane, la Giunta Regionale d’Abruzzo ha aperto uno spazio di confronto e riflessione sulle Linee Guida per la Riforma delle Politiche Sociali in Abruzzo. Linee Guida condivise dall’Ordine degli Psicologi nei loro aspetti generali e che, all’interno del riordino del welfare, focalizzano l’attenzione sulla persona in stato di disagio con l’obiettivo di sostenere le sue risorse residue, non più nell’ottica del mero assistenzialismo quanto con il proposito di ricollocarla con un ruolo attivo nel proprio ecosistema. Obiettivo in piena aderenza con la natura della professione dello psicologo, la cui azione è volta a sostenere e favorire l’emersione delle risorse individuali finalizzate al miglioramento della persona e dell’intera comunità di appartenenza.
Altri punti trovano condivisione, a cominciare dall’idea di costituire una Conferenza permanente sulle professioni sociali in Abruzzo, “… in collaborazione con gli Ordini degli Psicologi, degli Assistenti Sociali, delle associazioni professionali rappresentative“.
A tal riguardo, l’Ordine degli Psicologi ha suggerito di sostituire il termine “sociale“ con “sociosanitario“, proprio per marcare il forte convincimento che, nel voler realizzare un piano che integri il sociale e il sanitario allo scopo di fornire un valore aggiunto alle risposte da dare alla persona portatrice di bisogni, anche le professioni coinvolte in tutti e due gli ambiti, pur nel rispetto dello loro specificità, debbano integrarsi in un discorso multidisciplinare.
Parlare di integrazione sociosanitaria alla luce di un concetto di Salute intesa come “stato completo di benessere fisico, mentale e sociale e non meramente l’assenza di malattia o infermità” (definizione dell’OMS – Carta di Ottawa 1986) pone in primo piano il contributo della psicologia.
«La Salute – sottolinea il Dott.Ulderico Cicconi, Vice-Presidente Ordine Psicologi Regione Abruzzo -, intesa come il risultato di un’interazione di più fattori (biologico, psicologico, sociale), colloca la psicologia come “ponte” tra questi processi dinamici che hanno come punto focale il comportamento umano nelle sue diverse declinazioni. La psicologia in quanto scienza del comportamento ha gli strumenti necessari per intervenire in tutte le fasi del processo di promozione della salute. Tale psicologia per essere attivata deve avere prima una legislazione adeguata e poi un impiego capillare dello psicologo nelle strutture sociosanitarie preposte alla tutela della Salute del cittadino».
Questi ed altri cambiamenti attraversati dalla professione dello psicologo, ormai inserita tra le professioni sanitarie, potranno essere meglio compresi alla luce di studi ed evidenze scientifiche circa l‘efficacia della psicolterapia e i vantaggi economici derivanti da una maggiore prevenzione e cura psicologica.
«Innumerevoli sono ormai gli studi e le ricerche, europei ed italiani, tendenti a dimostrare che occuparsi di prevenzione e cura psicologica conviene, sia in termini di benessere che in termini economici – spiega il Dott. Tancredi Di Iullo, Presidente Ordine degli Psicologi Regione Abruzzo -. I dati delle ricerche dicono che il 50% dei pazienti che si rivolge ai medici di base è portatore di domande di salute diverse da quelle tradizionali, ma che tuttavia riceve, all’interno di chiavi di lettura proprie della medicina, risposte riservate alle patologie classiche: prescrizioni di indagini cliniche e strumentali e prescrizioni farmacologiche».
Una tesi peraltro condivisa dal Presidente della Commissione d’Inchiesta sul SSN del Senato, Ignazio Marino, che non molto tempo fa affermava che: “Il 24/% dei pazienti che si recano dai medici di medicina generale hanno disturbi legati alla salute mentale, il 10,4% soffrono di depressione e il 7,9% di ansia. Per questa ragione sono importanti progetti di integrazione tra il lavoro dei medici di medicina generale e gli psicologi. Le sperimentazioni avviate in questa direzione danno indicazioni significative su come il sostegno al disagio psicologico migliori la qualità della vita e contribuisca ad un risparmio sino al 17% sulle prescrizioni di farmaci…”.
I temi e gli argomenti oggetto dell’incontro saranno approfonditi e discussi con illustri ospiti dell’attuale Giunta Regionale: Camillo D’Alessandro, Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale d’Abruzzo, Silvio Paolucci, Assessore alla Programmazione Sanitaria della Regione Abruzzo, Marinella Sclocco, Assessore alle Politiche Sociali della Regione Abruzzo.
Interverrà il Dott. Mario Sellini, Segretario Nazionale AUPI.
Ospite d’onore del convegno sarà Fulvio Giardina, Presidente Consiglio Nazionale degli Psicologi.
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