Rocca Calascio, guardiana del tempo


Rocca Calascio è uno dei luoghi più suggestivi d’Abruzzo: una favolosa rocca posta a 1460 metri d’altezza, con panorama sulle cime del Gran Sasso.

Un fascino che l’ha resa set di film dalle scenografie indimenticabili quali Lady Hawke, Il nome della rosa, Il viaggio della sposa, L’Orizzonte degli eventi e alcune scene del recentissimo The American con George Clooney.

 

La rocca tra passato e presente

Il nucleo originario della rocca è molto probabilmente risalente all’anno 1000, ma le prime fonti attendibili certificano la presenza di un castello in questa zona solo a partire dal 1380. Esso si presentava composto da un torrione unico a forma quadrangolare che fungeva da torre di avvistamento ed era in collegamento con altre torri e castelli, fino a raggiungere le coste dell’Adriatico.

Nel XIV secolo la rocca divenne proprietà del barone di Carapelle e nel XV secolo passò ai Piccolomini, che fortificarono la struttura aggiungendovi quattro torri e la cinta muraria e risale a questo periodo anche la formazione del piccolo borgo sottostante.

Nel 1579 Rocca Calascio e il vicino Santo Stefano di Sessanio passarono nelle mani della famiglia Medici, interessata in modo particolare al controllo del commercio della lana di pecora e del tratturo posto ai piedi della rocca, che collegava l’Abruzzo alla Puglia.

Nel 1703 un terribile terremoto devastò la parte più alta del piccolo borgo di Calascio, che venne abbandonato dalla popolazione a favore di una zona posta più a valle.

Alla fine del XX secolo Rocca Calascio sembrava destinata ad un inevitabile declino, ma dopo essere stata scelta come set per alcuni film, è iniziato il lento recupero di alcune abitazioni ed il restauro del castello che, nei giorni di bel tempo, offre una vista panoramica senza eguali sul profilo sinuoso della bella addormentata.

La rocca è costruita in magnifica pietra calcarea bianca e si compone ancora oggi del maschio centrale, della cinta muraria merlata e delle quattro torri angolari particolarmente scarpate. Recentemente restaurata e visitabile gratuitamente, essa è accessibile da un’apertura posta a 5 metri da terra e a cui è collegata mediante una rampa in legno, al posto della quale un tempo sorgeva il ponte levatoio.

Ai piedi del castello restano visibili i ruderi del borgo originario andato distrutto nel terremoto del 1703, mentre è stato in buona parte restaurato il centro abitato più recente.

Non lontano dalla rocca, lungo il sentiero che conduce a Santo Stefano di Sessanio, si incontra una graziosa chiesetta risalente al XV secolo e dedicata alla Madonna della Pietà. Secondo la tradizione essa è stata costruita su una preesistente edicola rinascimentale, come ex voto per l’esito favorevole di un cruento scontro tra feudatari locali e briganti.

L’edificio presenta una pianta a forma ottagonale con perfetta cupola a spicchi e custodisce al suo interno una scultura di San Michele armato e uno splendido dipinto che raffigura la Madonna.

 

Guarda la photo gallery di Rocca Calascio

 

Foto di Nicola D’Orazio

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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